N_SET
sistema
espositivo
tele-visibile
Il progetto vuole indagare la possibilità di costruzione di un sistema espositivo fisico-virtuale e, al contempo, vuole documentare le modalità che sottendono al modus operandi SPAZIENNE.
Il tipo di processo è sperimentale, non prevede una progettazione iniziale ma si sviluppa a partire dallo spazio stesso tramite un processo che contempla possibili ripensamenti e variazioni in itinere.
Il campo d’azione è un luogo fisico delimitato che viene ripreso tramite una fotocamera durante tutta la durata dell’allestimento. In questo modo si viene a creare una sequenza di immagini che documenta tutte le fasi della lavorazione e ricompone l’intero processo realizzativo.
La struttura che si viene a formare è da intendersi un dispositivo-espositivo, ovvero un sistema che mira a creare un’interconnessione tra le opere presentate tale da farle vivere come un complesso coerente e sinergico. Un dispositivo in funzione, che produce significato complessivo poiché crea un sistema di risonanze che amplia la potenzialità comunicativa delle opere, nel rispetto delle loro singolarità.
Tramite questo processo lo spazio fisico diventa, per la durata dell’azione, a tutti gli effetti uno spazio virtuale che, pur conservando le caratteristiche fisiche di un “luogo”, non ne possiede alcune delle caratteristiche fondamentali per definirlo tale, quali percorribilità, localizzazione e possibilità di molteplici punti di visione.
La macchina fotografica disposta a camera fissa centrale viene a creare uno spazio prospettico invariabile, ambiguo dal punto di vista percettivo, bidimensionale, non attraversabile e non misurabile: a tutti gli effetti un teatro dove gli elementi inseriti si muovono e variano la loro posizione in modo completamente indipendente dallo spettatore.
I lavori esposti sono una selezione dei lavori presentati da SPAZIENNE e dai suoi componenti durante il primo anno di attività.