Ho conosciuto prima il lavoro artistico di Giulia della sua persona.
Mi sono imbattuta per caso in Nuovolario, una delle serie di stampe realizzate nel 2018 e da lì è iniziato tutto.
Una storia nata tutta da un’immagine e che oggi continua con le mie parole per questa nuova produzione di stampe.
Ho scoperto le sue opere insieme a lei ed è stato bello vedere come i caratteri della sua arte siano i suoi: leggera, delicata, essenziale e riflessiva. Il lavoro di Giulia è autentico.
Come i suoi lavori Giulia è solare e silenziosa eppure estremamente comunicativa. Le opere si compongono di pochi elementi, non gridano richieste di attenzione ma non si può fare a meno di guardarle, anzi di fermarsi e prendersi il tempo per guardarle.

Mi piace pensare che proprio il tempo insieme ai fiori siano i due i protagonisti di questa serie di stampe.
Mi ci sono già persa perchè Giulia nell’estate 2020 ha partecipato alla residenza d’artista Falía* nella Valle di Lozio, all’ombra delle montagne della Valle Camonica, lì si perdeva nei suoi pensieri, nei prati, nelle sue passeggiate in mezzo alla natura.
Il suo sguardo era catturato dai fiori, così diversi e dei colori più vari. Nel periodo trascorso in residenza li ha raccolti e lasciati essiccare. Ma cosa rimane di un fiore appassito? Rimane la forma, il suo aspetto essenziale, il ricordo di com’era.

I fiori si articolano così sul foglio con le loro linearità, giocano con i toni del colore borgogna creando diverse composizioni. Ogni stampa un fiore e ogni fiore un suo disegno. Ma la storia di Giulia con quei fiori non è finita. Gli stessi finiranno nelle case di chi compra le stampe, magari guardati come lei li guardava nei prati. Insieme a ogni stampa vi è anche una busta con dei semi. I fiori così dalla mano di Giulia passano alla tua e dalla sua storia ne nascono molte altre.

Giulia Zompa