Gibigiana *
L’incontro tra una fonte di luce, una serie di vetri dipinti a mano e uno specchio proietta in direzione opposta, per effetto della gibigiana, un’immagine bidimensionale della composizione.
Variando posizione e orientamento dei vetri la proiezione assume una forma continuamente differente.
L’affiancamento e l’addizione cromatica dei vetri porta alla creazione di nuove tonalità e forme.
Il lavoro vuole offrire allo spettatore la possibilità di influire sull’immagine e al tempo stesso restituisce all’oggetto molteplici e ammissibili visioni.
*gi·bi·già·na/ milan. sostantivo femminile: balenio di luce riflesso su una superficie da un vetro.
Gibigiana, 2016
wood and metal structure, stained glass, mirror
120 x 24 cm (h variabile)
mostre: Sovraopposti Studi Festival #3 / No place 3 / N_Lux