ALBERTO BETTINETTI
Alberto Bettinetti nato nel 1967. Lavora come graphic designer principalmente in campo musicale sviluppando parallelamente progetti in ambito artistico. Nel 2005 realizza FRAGILE cortometraggio sperimentale con la colonna sonora di Aparat e Gianna Nannini. Con quest’ultima partecipa a diverse performance live e nel 2009 realizza l’installazione sonora Fotocopiami la voce in occasione della mostra con Emilio Prini - Galleria bunKerart, Milano. Nel 2009 ha pubblicato per Bompiani con Edoardo Nesi e Gianna Nannini il libro Stati D’anima.
La leggerezza, il fragile, gli stati di equilibrio e le linee di forza da essi generate sono i campi d’interesse che attraversano la sua ricerca artistica. L’indagine sul dispositivo/macchina, altro punto di interesse, si concreta in indispositivi dinamici e luminosi che indagano la percezione visiva nella sua variazione. Le azioni, i segni, gli effetti di ambiguità visiva che ne derivano sono il manifesto della possibilità attuativa di un pensiero utopico.
Dal 2011 affianca alla ricerca individuale la collaborazione con Federica Clerici al progetto artistico F\Z federica clerici + alberto bettinetti. Insieme incentrano il loro lavoro artistico sulla ricerca di stati di possibilità altra. Di un possibile ampliamento di orizzonte. La poetica, il linguaggio, la ricerca sul dispositivo che diviene stato altro sono il fulcro di un lavoro condiviso che si concreta nella realizzazione di indispositivi e nella determinazione di stati utopici: leggeri equilibri che si compiono in possibilità.
È docente nel Corso di Arti Visive e Graphic Design di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti di Milano.
Spin - sviluppi cronospaziali
SpinFilm
Spin - sviluppi cronospaziali, 2016
SpinFilm, 2016, 5'33"
Spin*
Rotazione dinamico visiva di indispositivi luminosi.
Su una superficie in vetro che costituisce il campo di azione, piccoli indispositivi rotanti, luminosi e fluorescenti (trottole), vengono attivati in tempi diversi tramite rapido moto di rotazione impresso manualmente intorno all’asse di simmetria.
Una camera fissa riprende e trasmette ciò che accade.
L’ambiguità percettiva determinata dalla luminosità ridotta dell’ambiente, in contrapposizione alla luce emessa dagli indispositivi, crea un effetto di apparente sospensione di forme circolari ed ellittiche che determinano il programma dell’azione. Queste forme, generate dal movimento, filtrate attraverso lenti prismatiche o deformanti, riflesse e moltiplicate da specchi disposti con diverse angolazioni, creano effetti dinamico visivi che ne variano e amplificano la percezione. Le immagini risultanti, riprese in modo diretto, non sono in alcun modo manipolate in digitale.
*Spin («rotazione») termine che indica il momento della quantità di moto intrinseco dell’elettrone.
Spin, performance dinamico visiva, Venerdì 4 marzo 2016 dalle h 19.00, piazza Castello 16, Milano
in occasione di #JULIET176 official release party, con la performance sonora di Simone Pirovano
Spin, performance dinamico visiva, 10 aprile 2014, zampextra, piazza San Marco 1, Milano
In occasione del Fuorisalone 2014, con la performance sonora di Simone Pirovano e Matteo Mariano
Spin, performance dinamico visiva, 23 giugno 2013, Teatro Dal Verme, Milano
In occasione della rassegna La Milanesiana 2013 con la performance solo voce e percussione di Gianna Nannini e Trilok Gurtu
Indispositivi Diamico Luminosi
Indispositivi luminosi e fluorescenti che si attivano tramite rotazione impressa intorno all'asse di simmetria. Sono utilizzati per la performance dinamico visiva Spin.
Indispositivo dinamico luminoso uno, 2012
Indispositivo dinamico luminoso uno, metaistruzioni, 2012
Indispositivi dinamico luminosi, installazione, 2013 - 2016
Indispositivi dinamico luminosi, metaistruzioni, 2013 - 2016
Vetri a geometria variabile
Quattordici elementi in vetro in dimensione 10x15cm sono contenuti in una struttura a U in acciaio.
La struttura, essendo elastica, esercita una pressione tale da mantenere in posizione gli elementi contenuti.
Questo permette di poter creare, tramite manipolazione, diverse configurazioni dei vetri che grazie alla loro trasparenza andranno a creare possibili intrecci di forma a determinare differenti composizioni visive.
La struttura, di per se neutra, assume un valore plastico nel momento in cui i singoli componenti vengono configurati. In questo senso è possibile dire che il lavoro inizia nel momento in cui viene rotto l'equilibrio formale di base.
Il concetto è estendibile a qualsiasi serie: data un numero n di elementi uguali è sempre possibile ricavarne una composizione plastica.
Vetri a geometria variabile, 2005, stuttura a elementi modulabili
Contrografie (tracce di vuoti)
Il lavoro utilizza griglie forate di diversa forma e tipologia ricavate da parti di prodotti di natura industriale dismessi.
Queste griglie diventano matrici che vengono trasferite su carta tramite vernice spray.
Il risultato di tale processo ne evidenzia i vuoti negando al contempo le superfici.
L'operazione permette di effettuare un'azione pittorica che prescinda totalmente da tema o da un soggetto, per concentrarsi sulla composizione, sulla forma e sul ritmo.
Contrografie, 2015, tracce di vuoti, 21 x 29,7 cm / 10,5 x 15 cm
Macchine per fare i cerchi
Il lavoro si sviluppa a partire dal riutilizzo di componenti ricavati da oggetti di natura industriale, che presentano un campionario di strutture e forme plastiche molto complesso, derivanti dalla loro progettazione originaria. Questi elementi, persa la loro destinazione d'uso, possono essere ri-assemblati in strutture nuove che possano adempiere a nuove funzioni.
Non si tratta quindi di accostare le forme in un collage, ma di dare loro una nuova forma-funzione che prescinda totalmente dalla quella originaria.
Questo il processo che sta alla base delle macchine per fare cerchi.
La scelta di associare queste macchine al cerchio, è dettata dal fatto che è una forma elementare, ciclica e archetipica.
Inoltre presenta una sua precisione strutturale, una sua perfezione, che possa essere immediatamente percepita come forma costruita artificialmente e non casuale.
Per cerchi lontani, 2012, macchina per fare cerchi
Per cerchio sospeso, 2012, macchina per fare cerchi
Per cerchio sospeso, 2014, metaistruzioni
Indispositivo f, 2011, metaistruzioni
Metaistruzioni 2
Per cerchio sospeso, 2014, metaistruzioni
Indispositivo f, 2011, metaistruzioni
Utopia / utopia
Occorrente per costruire un castello di carte rovesciato:
1. Una prima persona che posizioni e tenga la prima coppia di carte che costituirà il vertice del triangolo e sopra di esse la relativa carta orizzontale che costiuirà la base per il piano successivo
2. Due persone per posizionare e tenere le successive coppie di carte e le relative carte orizzontali
3. Tre persone per posizionare e tenere le successive coppie di carte e le relative carte orizzontali
4. Quattro persone per posizionare e tenere le successive coppie di carte e le relative carte orizzontali
5. Cinque persone per posizionare e tenere le successive coppie di carte e le relative carte orizzontali
Per n piani occorrono n persone + (n-1) + (n-2) + (n-3) + (n-4)... + (n-(n-1) = [n (n+1)]:2 persone
Utopia / utopia, 2014, manifesto
Piegafoglie
Piegafoglie, 2012, indispositivo, filo di ferro e foglia di magnolia
Cubo divisione
Cubo divisione, 2007, prospettico
Fragile
di Alberto Bettinetti
assistente alla regia: Riccardo Alzati
montaggio: Quattroterzi srl
Samples&Sounds: by Sascha Ring a.k.a. Apparat
eccetto: Catene (:W2) Music by Gianna Nannini
© 2005
Contenuto in Gianna Nannini GRAZIE dual disc
ROTOFLUID: agitatore elettromeccanico 4.5A 300W - variatore di tensione HTS - luce neon 32W - H20 - olio minerale
:W1: woofer - membrana di gomma - luce neon 32W - luce 100W
VOLz: compressore MU19/26 - variatore di tensione HTS - ghiera metallica forata - vernice fosforescente - luce 100W
IDROLUX: pompa1.7W - erogatore z - tubo in gomma siliconica - luce neon 36W - luce neon 32W
:W2: woofer - olio minerale - luce neon 32W
ICS: xerox 1025
Fragile, 2005, video, 7' 20"
Antipop, 2009, metaistruzioni
Revolver, 2011, metaistruzioni
Jurij Gagarin, 2011, metaistruzioni
Metaistruzioni 1
Antipop, 2009, metaistruzioni
Revolver, 2011, metaistruzioni
Jurij Gagarin, 2011, metaistruzioni