Il vuoto che echeggia senza fine dipingendo uno spazio sconfinato. Lo sferzare del vento contro un corpo libero, donandogli il privilegio di una forma aerodinamica.
Il volo è misurare la distanza, la volontà di allontanarsi dalla patina polverosa e imponente della realtà. Un cambio necessario di prospettiva. Volare è un atto non lineare che disegna nuove traiettorie.
Volare è rinunciare alla gravità, assumersi la responsabilità della leggerezza superando la paura del vuoto. Come ogni atto di coraggio, il volo non è un atto accidentale ma sogno, immaginazione e felicità.
Aeree [F] l’opera di Giulia Fumagalli per la nostra nuova Capsule Collection si compone di lavori che stimolano l’immaginazione, proiettandola lontano nello spazio e sospendendola dal fluire inesorabile del tempo.
Un racconto paesaggistico inedito e intimo, che si immerge nell’impalpabilità del contesto narrato: il cielo, un paradossale contrasto tra il vuoto contestuale e il pieno emotivo, sopperendo a un profondo senso di mancanza.
Aeree [F] rappresenta la restituzione di un’esperienza a tratti nomadica. Un moderno flâneur immerso e affascinato dalla bellezza del cielo e dalla libertà del volo: un lavoro alla ricerca della sospensione, della pausa e di una via di fuga.
Le opere sono piccoli origami in plexiglass fuso e rimodellato, entità tridimensionali e leggere che ridisegnano lo spazio circostante, creando un movimento fluido e continuo.
Le morbide pieghe delle sculture realizzate da Giulia Fumagalli suggeriscono una sospensione temporale, donandoci un incontro nuovo con i sogni e, almeno per qualche secondo, una breve tregua alla mente.
Molti dicono che vivo tra le nuvole e non sono così sicura che abbiano torto. Vivo costantemente ossessionata da ciò che sta sopra la mia testa. Tutto ciò che compone il cielo mi affascina. Parlo alla luna, ascolto le stelle, osservo le nuvole, mi godo il tramonto e ricerco l’alba. Trascorro la vita con lo sguardo all’insù. Il cielo è di tutti, ma non è per tutti.
Testo di Eva Adduci
Qual è la differenza tra cadere e volare?
Si vola per volontà, teorizza Giulia, e si cade per accidente.
E se ciò che conta non è il vuoto ma l’intenzione, con Aeree [F] l’artista indaga su quella, su ciò che accade prima del salto.
Prima, c’è un’ipotesi.
C’è la pesantezza del terreno e la fatica nel camminare.
C’è tristezza forse, noia, mancanza.
E poi il tentativo infaticabile di fabbricarsi un paio di ali, di farsi aeroplanino, una piega nella carta alla volta.
Tutto per proteggere quel desiderio, insieme bambino e assoluto, di volare via e cercare quiete nella tempesta, un luogo dove leggero è profondo, fragile è resistente e il dolore è solo uno spazio da attraversare, dove il cielo è un esperimento, una prova di libertà, e a decidere la rotta non siamo più noi, che sollievo, ma l’incontro delle correnti.
Testo di Benedetta Nucci
Aeree [F], 2022
folded glazed plexiglass
32 x 22 x 17 cm
collezione privata
Aeree [F], 2022
folded double-glazed plexiglass
25 x 21 x 18 cm
collezione privata
Aeree [F], 2022
folded glazed plexiglass
16 x 9 x 7,5 cm
collezione privata
Aeree [F], 2022
folded fluorescent plexiglass
34 x 20 x 10 cm
collezione privata
Aeree [F], 2022
folded plexiglass
20 x 13 x 7,5 cm
collezione privata
Aeree [F], 2022
folded fluorescent plexiglass
16 x 12 x 12 cm